Chissà come mai questa volta la distribuzione italiana ha deciso di mantenere il titolo originale. Un altro mistero riguarda il naso di Nicole Kidman che la rende (vagamente) simile al personaggio interpretato - nientepopodimeno che Virginia Woolf - ma a che prezzo? Ne è valsa la pena?
Cast stellare: a fianco della Kidman ci sono Meryl Streep e Julianne Moore nei ruoli principali. Tra i ruoli secondari John C. Reilly (nello stesso anno è uscito anche in Chicago e Gangs of New York) e Jeff Daniels.
Storia molto drammatica, non fa in tempo ad iniziare il film che la Kidman si suicida, anche se, fortunatamente, si tratta solo di un flash forward. Un altro personaggio si butta dalla finestra verso la fine - ma del resto aveva l'AIDS e era in condizioni precarie sin dall'inizio - un paio di altre morti ci vengono liquidate in una battuta secondaria. E anche ai sopravvissuti non è che le cose vadano poi molto meglio.
Si tratta di tre storie, una versione romanzata e abbastanza stravolta della vita della Woolf, una vicenda che ricalca sommariamente quella di un romanzo della Woolf stessa (in cui fa da protagonista la Streep) ma che viene trasposta nella New York di inizio millennio, e una terza che pare sia ispirata alla storia della madre di chi ha scritto il romanzo omonimo da cui è tratta la sceneggiatura - interpretata dalla Moore. A fine film la Moore, invecchiatissima, finisce per incontrare la Streep.
M'è risultato difficile entrare in sintonia con una vicenda centrata quasi esclusivamente su personaggi femminili, tutti più o meno omosessuali e con vari disturbi caratteriali. Del resto anche buona parte dei personaggi maschili sono omosessuali e con problemi vari.
Regia (non particolarmente entusiasmante) di Stephen Daldry (Billy Elliot), colonna sonora memorabile di Philip Glass.
Incredibilmente, tutto sommato lo ritengo un buon film. Interessanti i contributi aggiuntivi nel DVD.
Nessun commento:
Posta un commento