In linea con i precedenti episodi, con qualche cambiamento in meglio (un "cattivo" finalmente in parte, Robert Knepper) ed altri in peggio per un risultato tutto sommato equivalente.
Lasciamo la Miami della seconda puntata (e pure la coproduzione Century Fox) per tornare nella Costa Azzurra degli inizi ma ci restiamo poco, visto che l'azione si snoda in viaggio per l'Europa fino ad arrivare ad Odessa.
Alla regia passa Olivier Megaton (contento lui del suo nome de plume, contenti tutti) portando qualche vezzo manierista di inizio secolo (accelerazioni, salti di fotogrammi) che non ho gradito. Resta comunque affiancato dal solito Yuen qui accreditato come coreografo per le arti marziali. Sceneggiatura attribuita ancora a Besson-Kamen anche se mi pare di aver visto nei titoli di coda che la storia originale fosse di qualcun altro. Ovviamente il protagonista è sempre Jason Statham, e François Berléand gli fa sempre da spalla, guadagnando anche un po' di minutaggio. Protagonista femminile tal Natalya Rudakova, al suo primo film (e si vede).
Dopo l'abbassamento di età di riferimento del secondo episodio, si è tornati ad alzarla, riducendo (leggermente) l'improbabilità dell'azione (ma anche le occasioni di comicità più o meno volontaria) e aggiungendo una sottotrama romantica francamente stucchevole.
Nessun commento:
Posta un commento