Non sono un amante del musical, e Chicago è soprattutto per amanti del genere. C'è da dire che, persino a me, la partenza ha colpito al cuore con un numero davvero notevole, All that jazz interpretato da Catherine Zeta-Jones. Bravissima, davvero. Ho scoperto solo dopo, guardando il lungo e interessante "making of" incluso nel DVD, che la Zeta-Jones è praticamente nata come cantante e ballerina. Beh, lo dimostra a meraviglia nel film.
Mi chiedevo come mai le avessero dato il ruolo di Velma Kelly e non quello di Roxie Hart, la protagonista (Renée Zellweger, brava, ma non paragonabile). Ho scoperto poi che è stata lei a voler fare quel ruolo, perché voleva assolutamente fare, per l'appunto, il numero in iniziale. E come darle torto.
Altra stella del cast Richard Gere, nel ruolo di un estroso avvocato. Bravo, ma parte limitata. Buona prova di John C.Reilly nella parte del povero disgraziato che si era sposato la protagonista. Fra l'altro Really è uno di quegli attori che lo vedo e mi chiedo, "ma io questo dove l'ho già visto?", do un occhiata su imdb e scopro che l'ho visto in una dozzina di titoli.
La sceneggiatura è poco più di un pretesto per tenere assieme i numeri. Velma fa il suo numero e viene portata in galera, per aver ammazzato sorella e marito (colti sul fatto). Roxie era lì con un suo amico che pretendeva di avere agganci per introdurla nell'ambiente, quando lui si stuferà di lei, e le dirà la verità, Roxie lo fa fuori. Roxie e Velma si incontrano in galera, non vanno per niente d'accordo. Processo farsa di Roxie, con l'avvocato che la riesce a far assolvere; poi farà assolvere pure Velma. Finale con Roxie e Velma che, pur odiandosi, lavorano assieme (l'impresario aveva spiegato a Velma che un'assassina che balla e canta non fa più notizia, ma due assieme sì).
La trovata del film è che quasi tutti numeri sono immaginati da Roxie, come modo di evadere dalla realtà. Il problema (dal mio punto di vista) è che è la stessa trovata di Dancer in the dark (Lars von Trier - 2000) film, a mio avviso, superiore e premiato anche negli USA. Mi pare curioso, ma non ho trovato nessuno che abbia notato la cosa.
In maniera per me incomprensibile, Chicago è stato premiato con addirittura 6 oscar (sarebbe bastato quello alla Zeta-Jones, a mio avviso) e una montagna di altri premi. Come miglior film ha battuto Gangs of New York (anche lì c'era Reilly, tra l'altro) e Il pianista, secondo me ingiustamente. E se Il pianista s'è consolato con un gran numero di altri oscar, Gangs lo avrebbe meritato.
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