Doctor Who - Speciale di Natale 2013

Chissà come e quando verrà trasmesso dalla Rai. Fortuna che, con un tocco di fantasia, sono riuscito a vederlo direttamente dal sito della BBC. Per considerazione nei confronti di chi aspetta la versione italiana, mi limito ad accennare a dettagli secondari o che dovrebbero già essere di conoscenza comune tra gli whoviani.

La puntata ha titolo "The time of the Doctor". Dopo il nome e il giorno, tocca dunque al tempo del Dottore. E davvero in questo episodio il Dottore finirà per usare moltissimo del suo tempo a disposizione.

Sapevamo già che questa doveva essere l'ultima puntata per l'undicesimo Dottore (Matt Smith) e che il dodicesimo (Peter Capaldi), come da tradizione, avrebbe fatto capolino nel finale.

Come pure sapevamo che si sarebbe andati a finire su Trenzalore, dove sarebbe dovuta accadere una accanita battaglia che si dovrebbe concludere con la morte definitiva del Dottore.

Facendo il conto delle rigenerazioni su cui un Time Lord può far conto, e considerando il Dottore Dimenticato (John Hurt) di cui è raccontata la storia nello speciale del cinquantesimo, e la rigenerazione forzata utilizzata dal Decimo Dottore (David Tennant) nel finale della quarta stagione, effettivamente ci siamo. Il Dottore ha finito la sua scorta di vite. Eppure sappiamo che il Dodicesimo Dottore è già pronto ad entrare in pista.

Qualcosa di imprevedibile dovrà dunque accadere.

La battaglia coinvolgerà buona parte dei nemici storici del Dottore, in particolare i Dalek (che sì, si erano dimenticati di lui, ma nell'universo del Dottore nulla è per sempre) che avranno i loro buoni motivi per scatenarla.

Oltre a Clara (Jenna Coleman), ci sarà una apparizione di Amy Pond (Karen Gillan). Il che è molto bello, pensando che la piccola Amalia è stata la prima persona che l'Undicesimo Dottore ha incontrato, ma è anche bizzarro, considerando come sia, a tutti gli effetti, sua suocera. Solo una menzione onorevole per la moglie del Dottore, River Song.

Le relazioni femminili del Dottore includeranno un altro personaggio notevole, Tasha (Orla Brady), una specie di papessa di una religione che ai nostri occhi potrebbe sembrare inconsueta.

Ci sono alcune debolezze nella sceneggiatura, ma l'impatto emotivo dell'uscita di scena del Dottore (nonostante che Smith non sia il mio preferito) è tale da farmele considerare del tutto secondarie.

3 commenti:

  1. Perdere Matt Smith è un duro colpo ma d'altronde già si sapeva tutto. Eppure il finale mi ha notevolmente emozionato, ero tanto legato al trio Amelia, Rory e il Dottore.
    Spero che Capaldi faccia grandi cose.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisogna avere un cuore di pietra (o non essere interessati alla storia del Dottore) per non emozionarsi in questi frangenti. Io ho accolto con diffidenza l'undicesimo Dottore, che ha sostituito il per me insostituibile decimo. Ma col passare delle puntate, come non affezionarsi al raggedy man?

      Elimina
  2. Salto, salto la recensione perché pensavo di averlo visto e comunque non voglio spoiler, anche se lo speciale del 50°, l'ho già scritto, mi ha deluso un pò.

    RispondiElimina