Come spesso gli accade, anche in questo film Kevin Smith (sceneggiatura e regia) non va giù per il sottile. Tanto per dirne una il titolo originale è Zack and Miri make a porno, il che negli USA ne ha reso problematica anche la pubblicità, dato che lì sono piuttosto bacchettoni. I nostri distributori, invece, ci hanno pensato sopra un paio d'anni e poi gli hanno direttamente affibbiato un titolo blandamente insensato.
Se non preoccupa l'uso di termini espliciti, e alcune scene di nudo integrale (in realtà abbastanza deprimenti, e pensate come tali) si tratta di una commedia divertente, a tratti decisamente comica, che offre pure qualche spazio alla riflessione.
La storia si impernia su una coppia di amici dai tempi del liceo, Elisabeth Banks (Moglie galeotta in The next three days) e Seth Rogen (dà la sua voce - in originale - a Mantide in Kung fu panda), che vivono assieme una esistenza molto precaria a Pittsburgh (curioso, la stessa città dove è stato girato anche The next three days).
Noto per inciso che dovrebbero essere coetanei, ma Rogen è in realtà molto più giovane della Banks. Però porta molto male i suoi anni, e dunque la coppia risulta credibile.
Il tracollo finale delle loro finanze, e alcune bizzarre coincidenze, fa venire a Rogen l'idea di puntare sulla produzione di un film porno per risollevare la situazione (e non intendevo fare una allusione impropria). La Banks accetta ma mettendo bene in chiaro che si tratta solo di sesso. Evidentemente a questo punto non può che accadere l'irreparabile: la commedia da sboccata vira in romantica.
Soliti fraintendimenti, i due non si capiscono - nonostante siano amici intimi da un decennio o più - e c'è una rottura. Ben girata, a mio avviso, la scena in cui lei dice una cosa, ma ne intende un'altra, pensando che lui capisca, mentre lui semplicemente non capisce. Sono pochi secondi, nessuna parola, solo sguardi, ma spiegano meglio di un trattato quello che è il problema della comunicazione tra uomo e donna.
Lieto fine d'ordinanza.
Piacevole il cast di personaggi bizzarri, tipicamente in stile Kevin Smith, tra cui il solito Jason Mewes.
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