The Italian job

Teoricamente si tratta del remake di Un colpo all'italiana, in pratica ha poco o niente a cui spartire con lui, se non le tre Mini che vengono utilizzate in entrambe le produzioni per compiere il colpo.

A dire il vero anche il protagonista è in entrambi i casi un personaggio che si fa chiamare Charlie Croker, ma sono connotati in modo completamente diverso, e qui, a coprire il ruolo che era di Michael Caine c'è Mark Walhberg (ah ah ah). Altri nomi notevoli nel cast sono Charlize Theron (poco rilevante), Donald Sutherland (dura poco), Jason Statham (in pratica il personaggio è lo stesso di Transporter) e Edward Norton (nel ruolo del supercattivo).

Anche qui c'è un genio del computer, ma meno divertente di quanto fosse Benny Hill, tratteggiato come il solito nerd (interpretato Seth Green) con la peculiarità che crede di aver inventato Napster e che Sean Parker gli abbia rubato l'idea (evidentemente una sciocchezza, ma una buona occasione per citare The social network).

Poco umorismo, molta più azione, molta meno autoironia (la banda originale era un gruppo di disadattati semicatastrofici, qui si tratta di professionisti del crimine - si salva solo una rapida presentazione dell'origine delle loro carriere). E, soprattutto, finale chiuso. I malfattori "buoni" sconfiggono il malfattore "cattivo" e si pappano il bottino.

Colonna sonora da film adrenalinico, dopotutto non male, se si eccettua una versione di Money (non l'originale dei Pink Floyd) che avrei preferito evitare di sentire.

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