Un paio di risate me le ha strappate, ma non la definirei una commedia riuscita. Sceneggiatura di Massimo Gaudioso (vedi Matteo Garrone) basata sull'originale francese (Giù al nord) scritto, diretto e interpretato da Dany Boon. A dirigere qui è invece Luca Miniero che non è che mi abbia poi convinto. Le star sono Claudio Bisio (che ha fatto di meglio) e Angela Finocchiaro (malamente sprecata).
Alcuni dicono che l'originale francese sia meglio, altri dissentono. Prima o poi verificherò di persona. Fatto è che il successo che ha ottenuto questa commedia mi sembra ingiustificato. Che sia dovuto al traino dato dalla popolarità del protagonista maschile?
L'idea di base non è malaccio. Un tale (qui Bisio) è costretto a trasferirsi lontano da casa, in un posto che i pregiudizi locali danno come terribile. Arrivato sul posto si accorge che gli avevano raccontato storie, si vive bene pure lì. Anzi, a ben vedere scopre di trovarsi meglio nel nuovo posto di quanto stesse a casa. Per aggiungere una vena romantica c'è pure una trama secondaria, in cui un nativo (Alessandro Siani) cerca di riconquistare la sua bella (Valentina Lodovini) che non sopporta il di lui attaccamento alla madre.
Lo sviluppo, però, non mi pare fatto nel migliore dei modi. L'adeguato cast artistico mi sembra che sia stato lasciato troppo solo, come se a tratti si fosse girato mentre il regista non c'era. E la sceneggiatura gioca troppo sugli stereotipi. La cosa funziona nella prima parte, quando si illustra la paura del contatto con lo sconosciuto, e vengono messi in mostra i pregiudizi più sciocchi. Molto meno nella seconda, dove il protagonista dovrebbe verificare la realtà dei fatti.
In pratica qui viene confrontato un spot pubblicitario per la Lega con uno spot pubblicitario per Castellabate (che del resto sembra proprio un delizioso paesino nel salernitano). Avrei gradito una maggiore profondità.
secondo me ha avuto successo perché è un inno all'unità degli italiani: dopo le iniziali diffidenze i polentoni e i terruncielli si abbracciano, la mozzarella di Battipaglia è apprezzata all'Accademia del Gorgonzola ecc
RispondiEliminaMAGARI FOSSIMO COSI' UNITI, magari le ronde padane fossero simpatiche come le Rondinelle guidate dalla Finocchiaro...
Chiamarlo inno mi pare eccessivo ... al massimo canzonetta sanremese :D
RispondiElimina