L'idea di un film così demoralizzante è venuta a Hirokazu Koreeda (sceneggiatura e regia) quando è venuto a sapere di un fatto realmente accaduto, che poi ha modificato, ripensandolo e adattandolo al proprio immaginario.
Si narra di una famiglia anticonvenzionale, la madre (You - nota cantante/attrice in Giappone) è, come dire, uno spirito libero. Ha avuto quattro figli da quattro diversi uomini, e questo non ha impattato sul suo modo di vivere, torna abitualmente tardi alla sera, spesso si assenta per lunghi periodi. A fare le spese della libertà materna sono i figli, che non sono stati registrati all'anagrafe e quindi ufficialmente non esistono.
È il più grandicello, dodicenne (Yuya Yagira), a fare da capofamiglia quando la mamma non c'è. Questa situazione già molto precaria viene ulteriormente destabilizzata dall'ennesimo allontanamento della madre, troppo lungo per i pochi risparmi della famigliola. Si aggiunga che i ragazzini sono estremamente onesti, e che i padri non hanno molta voglia di contribuire al sostentamento dei loro figli naturali.
Tragedia nel finale, ma che aiuta far trovare un nuovo, per quanto precario, equilibrio ai superstiti. Grazie anche all'arrivo di una ragazzina, circa coetanea del maggiore, che si avvicina a loro.
Lo stile impiegato è semi-documentaristico, interrotto solo da un momento di commozione evidenziato dall'esecuzione di una canzone, Houseki (Gioiello) di Tate Takako (che fra l'altro appare nel film come cassiera del minimarket), e dalle riprese che diventano temporaneamente più pulite.
Per il resto del tempo, Koreeda evita di prendere una posizione, lasciandoci a noi l'ingrato compito di elaborare la storia. Difficile parteggiare per la madre, anche se sembra più sciocca che altro, non rendendosi conto del danno che sta facendo ai suoi stessi figli. Gli altri adulti tendono ad adagiarsi nell'illusione che sia il problema di qualcun altro, preferendo fingere di non vedere piuttosto che fare qualcosa.
Non lo conoscevo... grazie per averlo segnalato!
RispondiEliminaE grazie mille anche per il commento, CIAO!!!
Ha un titolo che sembra un oscuro presagio: nessuno lo conosce! :D
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