Prometheus

Solida produzione, un ottimo cast tecnico (tra cui Pietro Scalia al montaggio), un risultato visuale notevole, grazie ad buona regia (Ridley Scott) che però compie alcune scelte che mi hanno lasciato perplesso, risultato viziato da una sceneggiatura (Damon Lindelof) da far rizzare i capelli.

È anche un peccato che l'interessante cast artistico sia quasi completamente sprecato. Va abbastanza bene a Noomi Rapace, il cui ruolo ricalca, almeno parzialmente, quello che fu di Sigourney Weaver, ma Michael Fassbender e Charlize Theron hanno modo di dare molto meno di quello di cui sono capaci, e Guy Pearce iperinvecchiato dal trucco non si capisce bene che senso abbia (a quanto ho letto, il fatto che è ci sarebbe dovuta essere una scena ambientata nella giovinezza del suo personaggio, ma è stata tagliata).

Un punto positivo della sceneggiatura mi pare sia che sembra fatta apposta per gettar nello sgomento la quasi totalità del suo pubblico. Si sostengono infatti ipotesi che non possono che far rabbrividire chiunque abbia una formazione scientifica e chiunque sia cristiano (ma anche musulmani ed ebrei potrebbero risentirsene). Purtroppo, tutto questo malumore non mi sembra finalizzato ad alcuno scopo pratico.

Il film comincia bene, con bellissimi scenari percorsi a volo d'uccello, però si incaglia subito sulla prima scena. Vediamo infatti un extraterrestre, uno di quelli che verranno chiamati Ingegneri, che si suicida, apparentemente per dare il via alla vita sul quel pianeta (presumibilmente la Terra). La cosa più ridicola è che costui è nudo. Ma non completamente nudo, bensì con un buffo mutandone a coprirne le parti delicate. Sembra una specie di suicidio rituale, il tizio è completamente solo, si sta per fare esplodere, eppure ha questo spasmo di pudore. Non capisco poi bene perché degli omoni così progrediti non abbiano trovato un modo più comodo per impiantare la vita su un pianeta. Vada per la spettacolarità della scena, ma sarebbe stato meno incomprensibile se l'Ingegnere avresse semplicemente rovesciato un bidone di una qualche oscura materia organica nel fiume. E poi via, sulla sua astronave.

Salto in avanti, nel nostro immediato futuro, e troviamo la Rapace che scopre un dipinto rupestre, da cui deduce che l'uomo sia stato creato da extraterrestri, e che costoro abbiano lasciato un biglietto da visita su dove li si può trovare (citofonare Jusy). Certo che considerando come il personaggio viene caratterizzato come una "true believer" (cristiana credente appassionata) risulta ben difficile immaginare che possa ribaltare le sue credenze così rapidamente. Aggiungiamo che è anche una scienziata, e questo suo saltare alla conclusioni sulla base di indizi così labili è veramente sospetto.

Pochi anni dopo ci troviamo sulla Prometheus, che sta per giungere nel sistema solare che sarebbe stato indicato dal dipinto di cui sopra. Segue una vicenda curiosamente simile a quella raccontata nell'Alien originale, con dei vistosi buchi di sceneggiatura, forse pensati per essere riempiti nel programmato seguito, ma che non possono che infastidire lo spettatore dell'episodio corrente, e bizzarri comportamenti dei personaggi. Non entro nei dettagli, ma si è mai vista una spedizione scientifica, teoricamente di alto livello, fare così tanti errori e così stupidi?

Quando ormai siamo verso il finale, c'è un'altra scena (tristemente) memorabile. La Rapace, che non era fertile, si trova ingravidata di un Alien, che le si sviluppa in seno ad una velocità strepitosa. Dunque lei decide di abortire (anche se, immagino per non turbare eccessivamente lo spettatore antiabortista, non viene usata la parola) usando un macchinario che compie operazioni chirurgiche in automatico, ma che è insensatamente stato progettato solo per utenti maschi. Dunque la poveretta ha anche il problema di spiegare all'ottuso macchinario cosa fare. Vabbè, tutto questo è secondario rispetto a: la Rapace si denuda per prepararsi all'operazione e mostra un completino intimo che sembra risalire all'antico Egitto. Ma che è questa storia? Passi per gli Ingegneri, ma gli umani di un futuro non troppo lontano avranno pur diritto ad una biancheria decente!

In poche parole, direi che il film si fa guardare, ma bisogna lasciar correre tante e tali sciocchezze che conviene partire con aspettative molto basse, se non si vuole restare delusi. Per mia fortuna ai tempi avevo letto cosa ne pensava la Tosca, e questo mi ha convinto a rimandare la visione fino all'uscita del DVD.

4 commenti:

  1. è veramente una fetecchia
    posso considerare la tua recensione come un -1 nella mia classifica?

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    1. Ho aggiunto un commento al tuo post dedicato al premio chiavica 2013, e ... vinca il migliore ;)

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  2. mi consola averti risparmiato una delusione cinematografica!
    a presto,

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