Come sempre molto fedele al racconto originale di sir Arthur Conan Doyle (*), anche se qui viene lasciato scappare uno dei colpevoli, che invece avrebbe dovuto essere arrestato e lì morire poco dopo, non si dice dell'onoreficenza che la regina consegna a Sherlock Holmes (Jeremy Brett) come ringraziamento per la soluzione del caso, e si elimina il limitato coinvolgimento dell'ispettore Lestrade. Inoltre, subito all'inizio del racconto, invece di dire che Holmes è (o si reputa) un esperto dell'opera di Orlando di Lasso, gli si fa cantare, con risultati poco felici musicalmente ma abbastanza comici, parte di una sua composizione. Nel frattempo il dottor Watson (Edward Hardwicke) legge il giornale e non commenta.
Torna in azione Mycroft Holmes (Charles Gray), di cui era stato accennato all'apporto nell'affare delle cascate del Reichenbach ma che non vedevamo dai tempi del caso dell'interprete greco.
Un impiegato del ministero della marina militare viene trovato morto lungo i binari della metropolitana londinese, in tasca ha alcune pagine relative al progetto di un nuovo tipo di sottomarino che farebbe gola a qualunque potenza straniera. Ne mancano altre, e non si capisce come costui abbia potuto impossessarsi delle segretissime carte. La soluzione arriverà anche grazie allo studio della cartina del Tube.
(*) L'avventura dei progetti Bruce-Partington dalla raccolta L'ultimo saluto.
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