Quando il Dottore (Peter Capaldi) quando avrà finalmente un'idea di cosa sta accadendo, citerà Shakespeare, e il titolo stesso arriva dalla tragedia scozzese: "Non dormire più! Macbeth uccide il sonno!". La sceneggiatura è di Mark Gatiss, ma nella finzione dobbiamo fare conto che questa non sia un episodio di una serie televisiva ma found footage montato alla bell'e meglio da Rassmussen (Reece Shearsmith), scienziato capo della stazione spaziale Le Verrier che orbita attorno a Nettuno. E questa peculiarità viene ribadita dall'assenza della sigla iniziale (*). Il nostro narratore, dopo averci scongiurato di non guardare quello che segue, spiega che è l'unico sopravvissuto di una catastrofe, e ci racconterà quello che è successo, il materiale che è riuscito a recuperare. Di tanto in tanto tornerà per darci qualche ulteriore spiegazione.
Si inizia seguendo un agile squadra militare di soccorso, capitanata da Nagata (Elaine Tan), che inizia l'esplorazione della Le Verrier. Con loro gran stupore, incontrano due strani personaggi, Clara (Jenna Coleman) e il Dottore, che sembrano completamente fuori luogo. Scena veramente notevole. Abbiamo vista innumerevoli volte il Dottore e la sua companion apparire dal nulla in una situazione improbabile. Questa volta vediamo la cosa dalla prospettiva opposta. I due si scambiano le solite battute, ma è come se li guardassimo a loro insaputa. In ogni caso, Nagata decide che i due non sono un pericolo, ordina loro di comportarsi come (**) sottoposti, e procede nell'esplorazione.
Quello che segue è abbastanza nell'ordine delle cose. Ci sono dei mostri che si mangiano allegramente tutti gli umani che incontrano, e i nostri dovranno cercare (a) di capire cosa diamine siano (b) cosa davvero vogliono (c) evitare che facciano danni eccessivi. Però ci sono alcuni elementi che vanno considerati con una certa attenzione.
In particolare conviene non sottovalutare Gatiss. Un problema tipico che si incontra nei film di questo genere, è che spesso viene da chiederci da dove vengano le immagine, e a volte non abbiamo spiegazioni ragionevoli. Qui però una spiegazione c'è, e ci cambierà il senso della storia.
Il finale manca della conclusione secondo il punto di vista del Dottore, ma è giusto così, visto che è una storia che viene da Rassmussen, che segue i suoi scopi, e che vede il Dottore come un personaggio tutto sommato secondario.
Non sappiamo quindi se la promessa del Dottore di risolvere una piccola seccatura che colpisce Nagata e Clara sia mantenibile o meno. Noto per inciso che anche in questo episodio Clara viene ibridata con un altra forma di vita. Viene da chiedersi quanto di umano sia rimasto in lei a questo punto.
(*) I credits vengono mostrati come se fossero un disturbo nella registrazione, e finiamo per intuirli più che vederli. Dobbiamo aspettare i titoli di coda per sentire il motivo musicale che identifica la serie da mezzo secolo.
(**) Mobilia, suggerisce il Dottore.
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