Oranges and sunshine

Varrebbe la pena di vederlo in abbinata con Ladybird ladybird di Ken Loach. Il tema è simile, la sceneggiatura è in entrambi i casi di Rona Munro (*), e questa è la prima regia cinematografica di Jim Loach, figlio di Ken.

Negli anni ottanta, Margaret Humphreys (Emily Watson) lavora ai servizi sociali di Nottingham. Un lavoro di quelli che fanno venire il mal di pancia al solo pensarci, per sua fortuna ha un marito (Richard Dillane) molto comprensivo e capace. Una sera una giovane donna le chiede aiuto, è giunta dall'Australia a Nottingham per cercare tracce della sua infanzia ma non ha trovato nulla. Il che è molto strano, considerando l'efficienza della burocrazia inglese. Ancora più strano che lei racconti di essere stata spedita dall'altra parte del mondo in nave, a quattro anni, senza accompagnatori, in compagnia di numerosi altri orfani, o presunti tali, avendo come destinazione un orfanotrofio. Margaret non sa bene cosa pensare di tutto ciò, lascia il fatto in un cantuccio della sua memoria e torna al suo lavoro.

Capita però che una sua assistita racconti di suo fratello Jack (Hugo Weaving), da cui era stata separata in tenera età, che la ha recentemente ricontattata. Jack è finito in Australia, e anche lui dice di essere stato spedito per nave, nelle stesse circostanze che Margaret ha sentito. Inizia così a cercare maggiori informazioni e scopre una orribile verità.

Fino agli anni settanta è stata pratica comune spedire bambini britannici nelle colonie (**). In teoria avrebbero dovuto essere solo orfani, ma la richiesta era alta e allora non si andava troppo per il sottile, mentendo ai minorenni, dicendo loro che i genitori erano morti e prospettando loro una bella vita in un paese assolato dove avrebbero potuto mangiare tutti i giorni arance colte direttamente dall'albero. La realtà era leggermente diversa, e molti bambini hanno vissuto come schiavi, alcuni venendo pure regolarmente violentati, dovendo poi ripagare il debito per l'accoglienza ricevuta.

Il film è stato presentato al festival di Roma nel 2010 ma misteriosamente non è stato distribuito da noi in alcuna forma.

(*) In questo caso basata sul libro-inchiesta di Margaret Humphreys.
(**) Nel film si parla solo di Australia, ma anche il Canada era parte dello schema.

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