Sopravvissuto - The martian

Per errore Mark Watney (Matt Damon), disperso e creduto morto in una tempesta, viene abbandonato su Marte dai compagni di missione. Nonostante tutte le prospettive siano contro di lui, si prepara a sopravvivere per i quattro anni che lo separano da quella che dovrebbe essere la successiva missione umana sul Pianeta Rosso. Per sua fortuna, i suoi movimenti vengono notati dalla Nasa e, dopo alcune traversie, si appronta una missione di soccorso che potrebbe riuscire a salvargli la vita.

La storia non brilla per interesse, considerando anche che la domanda che regge due ore abbondanti di racconto - riuscirà Mark a sopravvivere alle avversità marziane? - è brutalmente spoilerata dal titolo italiano. Eppure si lascia vedere con piacere, grazie al cast stellare, la fotografia, le immagini, e la ricostruzione delle tecnologie utilizzate, tutte veramente notevoli.

Trattasi di fantascienza "dura", dove la fantasia lavora su basi molto realistiche, e quindi lo si potrebbe paragonare a Interstellar, ma quello poneva domande filosofiche, questo è molto più materiale, più interessato a mostrare la scienza che c'è dietro l'esplorazione spaziale che altro.

Bella regia di Ridley Scott, che mostra di essere capace di mettersi al servizio di una storia altrui (*) senza sacrificare le sue capacità tecniche.

(*) La sceneggiatura di Drew Goddard è basata sul romanzo omonimo - L'uomo di Marte in italiano - di Andy Weir.

4 commenti:

  1. Ho avuto sentimenti contrastanti a fine visione. E' un buon film, ma mi sto accorgendo che ormai questo non è il mio genere..

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    1. A me la fantascienza piace, sia hard che soft, però preferisco i film dove c'è più polpa. Questo mi pare più un titolo per nerd che amano scienza e tecnologia (e fin qui tutto OK) ma non sono interessati ad approfondimenti eccessivi su temi più umanistici. Però il film mantiene quello che promette, attendersi di più forse non era lecito.

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  2. e soprattutto questo è leggero leggero, un divertente intrattenimento! :)

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    1. Leggero e pensato per il grande pubblico, sì, ma realizzato con gran professionalità e mantenendo, per quanto possibile, l'aderenza al testo originale, che è una specie di moderna bibbia geek per gli appassionati di esplorazione spaziale.

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