I ragazzi irresistibili

Commedia nata per essere recitata a Broadway, convertita poi per il cinema dall'autore e affidata alla regia di Herbert Ross. Segue un tema tipico di Neil Simon, quello della strana coppia, formata da individui che sembrano inconciliabili eppure non riescono fare a meno uno dell'altro. Rispetto ad altre variazioni, qui l'equilibrio è spostato su un polo del sistema, Willy Clark (Walter Matthau), mentre l'altro, Al Lewis (George Burns), ha molto meno spazio. Il protagonista ha pure una seconda spalla, il nipote-agente Ben (Richard Benjamin), il che dà maggior movimento teatrale, sacrificando però lo sviluppo dei due ruoli secondari.

Willy & Al sono stati per decenni una famosa coppia comica col nome di Sunshine boys (*), dieci anni prima dell'azione, Al ha abbandonato le scene, lasciando Willy arrabbiatissimo e disoccupato. Questo farebbe pensare che Willy abbia una qualche ragione nel covare il suo risentimento, non fosse che lui stesso ammette che prima di chiudere la partita i due avevano lavorato per un intero anno senza parlarsi. O meglio, parlandosi solo in scena, lasciando che parlassero i personaggi, ma mantenendo altrimenti entrambi un ostinato mutismo.

Spunta l'occasione di fare una apparizione in televisione. Per Willy sarebbe il modo di tornare finalmente a lavorare (**), e aiuterebbe il nipote permettendogli di guadagnare visibilità come agente teatrale. Per Al sarebbe il modo di far conoscersi conoscere meglio dai suoi nipoti. E nessuno dei due disdegnerebbe i soldi e la momentanea visibilità che ne deriverebbe. Però i conti i sospeso tra i due sono troppo pesanti per essere messi da parte. A turno entrambi usano le loro armi per far uscire dai gangheri l'altro, seguendo il copione che i due devono aver recitato per tutta la loro vita. Dimenticano però di essere molto anziani e acciaccati, al punto che si sfiorerà la tragedia, anche se poi tutto andrà a finire relativamente bene.

(*) Da cui il titolo originale.
(**) E' la sua ossessione. Anche se non ne ha bisogno, ne sente la necessità. Anche se poi fa di tutto per farsi scartare alle rare opportunità che Ben gli riesce a trovare.

2 commenti:

  1. è davvero un gran bel film
    perché non si può fare anche in Italia?
    a domanda rispondo: anche da noi esistono coppie "classiche" di comici che non lavorano più insieme (tipo Teocoli e Boldi... o Cochi e Renato), ma realizzare una storia così richiederebbe molta umiltà, virtù rara in un popolo di individualisti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me è un problema di pubblico. Al cinema, da noi, si ha poca voglia di rischiare con un prodotto che ha due protagonisti ultrasettantenni. A teatro si può fare, forse perché l'età media della platea è più alta.

      Elimina