Titolo mentitore, il bambino buffo con un gran nasone (*) AKA l'asso volante della prima guerra mondiale, nemico giurato di Manfred von Richthofen (**), fa solo da spalla a Charlie Brown che è il vero protagonista di questa storia, basata sulle strisce di Charles Schulz e diretta da Steve Martino per i Blue sky studios, le animazioni targate Twentieth century fox, ovvero L'era glaciale e dintorni.
Il nostro disastroso antieroe sembra diretto verso la sua solita serie di piccole disavventure, a partire dall'ennesimo tentativo infruttuoso di far volare un aquilone, quando arriva una nuova famiglia nel vicinato. E con essa niente meno che La Ragazzina dai Capelli Rossi, della quale Charlie si innamora immediatamente, praticamente senza averla nemmeno vista bene.
Come lui stesso ci dice, in lei vede una occasione di riscatto. Viene da fuori, non sa di tutte le sue disavventure, con lei Charlie Brown può cercare di avere una nuova chance. Ma a volte non basta la buona volontà e, per quanto impegno ci metta, ogni tentativo di rendersi interessante agli occhi di lei si trasforma in una catastrofe. Succede così che Charlie Brown vorrebbe fare colpo come prestigiatore ma, anche se ha preparato con impegno il suo numero, preferisce rinunciarci per salvare la sorellina Sally da una brutta figura; impara a ballare quando scopre che è una passione di lei, senza risultato; gli capita di dover commentare un libro a scelta, in coppia proprio con lei, e sceglie addirittura Guerra e pace, ma il suo riassunto finisce in briciole; ottiene un punteggio sensazionale ad un test scolastico, e ammette pubblicamente che si tratta di un errore.
Sembra che non ci sia niente da fare, il caso si oppone strenuamente a tutti i suoi tentativi, e anche il tenace Charlie Brown non sa più che fare. Epperò, l'ultimo giorno di scuola, è proprio la ragazzina dai capelli rossi a fare qualcosa per cercare di entrare in contatto con lui. Ma a questo punto è Charlie Brown che non ci crede più. Fortuna che Linus insiste, e lo convince a provare almeno a parlarle una volta prima di arrendersi definitivamente. E qui succede il miracolo. L'albero mangia-aquiloni libera una sua preda scatenando così una sequenza di avvenimenti fortunosi che porteranno, chissà, ad iniziare davvero una nuova fase della vita di Charlie Brown.
(*) Come viene a volte scambiato da quella distrattona di Piperita Patty.
(**) A sua volte AKA Barone rosso.
Spero di riuscirlo a vedere presto.
RispondiEliminaNon vorrei perdermelo al cinema...
Se sei cresciuto a pane e peanuts, non perdertelo!
EliminaIo sono reticente. Adoro le strisce di Schulz ela loro atmosfera. Io direi che è impossibile riproporla in un film... perchè sono caustiche, rapide, di poche parole... Poi ho visto il trailer e i personaggi doppiati con deliziose voci bambinesche non sembrano più quelli delle strisce. Però per curiosità gli darò una possibilità più avanti forse.
RispondiEliminaAnch'io avevo i miei dubbi. Avevo proposto 007, ma le donne del gruppo hanno fatto strenua opposizione. Hai ragione che si tratta di qualcosa di diverso dalla strisce originali, non sarebbe stato possibile fare un film, i tempi sono completamente diversi. Il risultato ha però un suo senso e sono rimasto soddisfatto dalla visione.
EliminaLo vedrò, spero che riesca a soddisfare le mie aspettative che non sono alte perché riproporre vignette comiche su film non è semplice, come ti hanno scritto prima soprattutto per una questione di tempi.
RispondiEliminap.s. sto vedendo anch'io Doctor Who, ma ho appena finito la terza stagione.
Bentornata Fede :)
EliminaPeanuts: A questo punto mi vien da pensare che il successo del film sia dovuto anche al fatto che chi lo ha visto non si aspettasse molto. Se non si conosce Schulz, non si capisce niente della storia, ma bisogna aspettarsi una struttura narrativa diversa.
DW: Grande stagione la terza! Ci sono alcuni episodi che, per me, sono tra i migliori di tutta la serie. E poi David Tennant è il mio Dottore preferito. (anche se Capaldi ...)