Considerato da molti il miglior film di Buster Keaton, il miglior film muto, o anche tra i migliori film in assoluto, ai tempi fu invece un disastro economico, il che spinse la Metro Goldwyn Mayer a rinegoziare il contratto che gli originariamente concedeva una grande libertà produttiva. Fatto che, combinato con l'introduzione del sonoro, causò un rapido declino della stella keatoniana.
Johnnie Gray (Buster Keaton) ha due grandi amori, la locomotiva a cui bada e conduce (e si chiama The general, da cui il titolo originale), e Annabelle (Marion Mack). Tutto sembrerebbe andare per il meglio, se non che scoppia la guerra di secessione americana, e quella guerrafondaia di Annabelle vuole che il suo Johnnie si unisca alle truppe sudiste. Johnnie, che le è decisamente succube, corre con entusiasmo al reclutamento, ma viene scartato perché è più utile col suo lavoro. Un equivoco però fa sì che padre e fratello di Annabelle capiscano male la faccenda, e di conseguenza Johnnie cade in disgrazia.
Un anno dopo la guerra infuria e i nordisti pensano di rubare una locomotiva sudista nel corso di una azione militare poco ortodossa. Non solo si tratta de Il generale, ma per una bizzarra casualità l'unica persona a bordo del treno al momento dell'attacco risulta essere proprio Annabelle. Johnnie, che non sa della sua bella, rincorre la sua amata (locomotiva) e ritrova pure la fidanzata.
Nel ritornare dietro le linee amiche riuscirà anche a far saltare un piano di attacco delle giubbe blù, diventando così l'eroe del giorno.
L'evento narrato ha una base storica, anche se è stata stravolto dalla sceneggiatura. Decisamente insolito che la vicenda sia narrata dal punto di vista degli sconfitti. Perché, checché ne dica il titolo italiano, i confederati la guerra l'hanno persa.
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