In originale Go west, da non confondersi con l'omonimo titolo dei fratelli Marx di quindici anni dopo, che non sembra avere molto a che fare con questo film di Buster Keaton, ma l'estro trasformista di Groucho & company lascia sempre poco spazio alle certezze.
Qui si narra di un tale (Keaton) che ha così poco successo presso l'umano consesso da essere indicato come Friendless (senza amici) nei titoli. Lascia il suo paese natale vendendo tutte le sue proprietà per un tozzo di pane, e va nella grande città, che poi sarebbe New York, dove resiste per circa dieci minuti. Troppa confusione, non fa per lui. Decide dunque, come da titolo, di andare ad ovest.
Finisce per caso in una fattoria nel mezzo del nulla e si improvvisa cow-boy, con risultati non eccessivamente positivi. La bella figlia del fattore non sembra del tutto insensibile al suo (ben nascosto) fascino, ma lui certe cose proprio non le afferra. Capisce però che una manzetta, anche lei non particolarmente fortunata con la sua specie, ha per lui una certa simpatia, e i due si mettono a fare coppia fissa.
Il destino dei bovini è segnato, e giunge il giorno della partenza per un lotto che include pure l'amica del nostro eroe. Vorrebbe riscattarla ma, povero com'è, non gli è possibile. E allora decide di accompagnarla nel suo ultimo viaggio. Succede però che un vicino di fattoria non veda di buon occhio questo trasporto, e faccia di tutto per sabotarlo. Finisce che a San Francisco l'unico cow-boy che arriva è proprio lui, e dovrà guidare l'intera mandria al macello attraversando la città, causando una serie di problemi alla popolazione.
Credo che la scena più famosa sia quella in cui Keaton è costretto a sorridere, sotto minaccia di pistola, da un altro mandriano. Niente da fare, prova pure a forzare un sorriso spingendo gli estremi della sua bocca con due dita, ma senza risultato.
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