Il navigatore

Essere l'erede di una fortuna non ha fatto bene a Rollo (Buster Keaton), ingabbiato in una esistenza dorata ma vuota. Un giorno guarda fuori da una finestra e vede una coppia appena sposata (dettaglio strano, sono di colore, e negli anni venti se non eri bianco, possibilmente di origine inglese, non avevi una gran visibilità sulle pellicole made in Hollywood, se non come buffo o cattivo, vedasi anche il finale di questo film) che sembra molto felice. Decide dunque di sposarsi anche lui. Unica candidata che gli viene in mente è Betsy (Kathryn McGuire), che ha il suo medesimo status sociale, probabilmente l'unica donna di sua conoscenza che potrebbe fare al caso suo.

All'oscuro di come funzionano le cose nel mondo reale, Rollo assume che Betsy accetterà senza indugi la sua proposta di matrimonio, e compra i biglietti per una luna di miele in nave ancor prima di comunicare le sue intenzioni alla sua amata. La quale ovviamente gli dice di no. Magari anche solo per verificare quanto Rollo fosse realmente interessato. Fatto è che si tratta probabilmente del primo no che Rollo sente da tempo immemorabile, e il nostro non sa proprio come reagire. Finisce per decidere di farsi da solo la luna di miele senza moglie.

Una serie di bizzarre circostanze fa sì che Rollo e Betsy si trovino da soli su di una nave da crociera, The navigator (da cui il titolo), lasciata alla deriva. I due dovranno ingegnarsi per sopravvivere in un ambiente pieno di risorse ma senza servitori. Non è chiaro se l'avventura faccia maturare i due protagonisti, però almeno viene mostrata una loro evoluzione. Inizialmente incapaci di fare alcunché, alla fine li troveremo, sempre pasticcioni, ma inventivi.

Uno dei migliori film di Keaton. Peccato solo per il pre-finale dove i nostri due incontrano una popolazione indigena di presunti cannibali che potrebbe reggere solo in una barzelletta.

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