L'amore bugiardo - Gone girl

Il matrimonio tra Nick (Ben Affleck) e Amy (Rosamund Pike) è in crisi profonda, come Nick confida a Margo (Carrie Coon), sua sorella gemella. Non si aspetta però che Amy sparisca nel nulla, lasciando alle sue spalle solo un tavolino rovesciato e un ferro da stiro acceso.

Chiama la polizia e la detective Boney (Kim Dickens) vede subito una serie di piccoli indizi che fanno capire subito che c'è sotto qualcosa di truculento. Già, ma che cosa? Siccome il film è percepito principalmente come thriller, eviterei di aggiungere altro. Però, a mio parere, la trama gialla è solo il tramite usato dalla sceneggiatura di Gillian Flynn (suo anche il romanzo originale) e dalla regia di David Fincher per veicolare altri temi. E dunque qualcosa da scrivere c'è, e senza rischiare di rovinare l'effetto a chi non abbia ancora visto il film.

La struttura della narrazione è in tre tempi. Nel primo si segue prevalentemente il punto di vista di Nick, mostrando nel contempo in flash back la storia con Amy, come si sono conosciuti a New York, come la crisi abbia causato loro un duro colpo, come si siano trasferiti nel Missouri, nel paese natale di Nick, e come tutti questi cambiamenti abbiano influito negativamente sulla loro unione. Il punto chiave di questa prima parte è capire cosa sia effettivamente successo. Nella seconda parte lo spettatore sa quasi tutto, e l'interesse sta nello scoprire cosa faranno ora i personaggi principali, quali saranno le loro mosse per arrivare ognuno al suo obiettivo. La terza parte chiude il cerchio, raccontando come va a finire, senza indulgere in spiegoni.

Il primo film che mi è venuto in mente mentre seguivo lo svolgimento è Martha, di Rainer Werner Fassbinder. Che elimina tutta la componente poliziesca e lascia solo la polpa della storia, sviluppando meglio la relazione psicologica distruttiva tra i personaggi principali. Da notare che in entrambi casi a pagare il prezzo più alto è un personaggio secondario che, in pratica, passava per caso di lì. E poi anche Maps to the stars di David Cronenberg, anche in quel caso niente investigatori e maggior focalizzazione sui temi principali, ovvero di come i figli si possano trovare ingabbiati in comportamenti deviati che si trovano ad ever ereditato dai genitori, e sulla spettacolarizzazione della vita.

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