Il titolo italiano sembra voler strizzare l'occhio a C'era una volta in America di Sergio Leone, pur avendo i due film ben poco in comune. L'originale è invece un neutro The immigrant, che non era la prima scelta di James Gray, un più adeguato Lowlife.
La storia è narrata tutta seguendo il punto di vista di Ewa (Marion Cotillard), una polacca giunta ad Ellis Island nel 1921, però credo vada letta come la vicenda di Bruno (Joaquin Phoenix), di come la sua vita, che sembrava avere una direzione ben precisa, si trova ad essere rivoluzionata dall'incontro fatale.
Alla povera Ewa ne capitano di tutti i colori. Ancor prima dell'inizio del film, quando ancora era sulla nave, viene violentata da altri passeggeri, e per questo viene segnalata come persona di dubbia moralità. Alla sorella con cui viaggia, invece, viene diagnosticata la tubercolosi e trattenuta in quarantena. Bruno, personaggio di dubbia moralità, paga qualche bustarella e fa in modo che Ewa salti i controlli e possa prendere il traghetto per New York.
Questo è solo l'inizio dei suoi problemi, visto che gli zii di Ewa, già stabilitisi a New York, sono stati informati della sua condotta immorale (!) sulla nave e non vogliono più aver nulla a che fare con lei, e che per pagare le cure della sorella, e sperare che le venga concesso l'ingresso negli USA, servono molti soldi.
Ma anche a questo pensa Bruno, che è una specie di impresario per una compagnia di "ballerine" che si esibiscono in una bettola malfamata. Fin troppo ovvio che Ewa, senza documenti né conoscenze, venga indirizzata verso un ben determinato genere di vita.
Il problema di Bruno è che campa di un lavoro infame, ma non è abbastanza cattivo. Dopotutto cerca di trattare relativamente bene le sue "colombe", e si vede subito che si è innamorato di Ewa ma non ha idea di come gestire la situazione.
A complicare la faccenda interviene Emil (Jeremy Renner), cugino di Bruno, che lavora anche lui nel settore intrattenimenti come mago Orlando. I due cugini avevano già avuto in passato problemi per questioni di donne. Questa volta il loro scontro sarà ben più duro.
Nel finale Bruno è probabilmente al punto più basso di tutta la sua vita, è messo veramente male, un po' in tutti i sensi. Però, a ben vedere, questa catastrofe può essere un punto di svolta.
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