"Heist" vuol dire furto, e il sottogenere heist della cinematografia gialla racconta proprio di come una banda (a volte anche un singolo) compia un furto (o una serie di furti) che solitamente è considerato difficile o addirittura impossibile. Se lo stile narrativo include toni da commedia, spesso si usa il termine alternativo "caper".
Per noi, spettatori, questa storia è dunque un caper, visto che succedono (anche) cose piuttosto buffe. Ma il titolo riprende una battuta del Dodicesimo Dottore (Peter Capaldi) che, quando capisce il senso di quello che sta accadendo, spiega agli altri che si trovano in un "heist" che utilizza la (im)possibilità di viaggiare nel tempo.
Secondo me la sceneggiatura (di Steve Thompson e Steven Moffat) ha un difetto, la sua ricchezza. Sembra quasi che la regia (Douglas Mackinnon) corra disperatamente per cercare di far stare tutta quella roba in quarantacinque minuti. Se si fosse riusciti a strappare un'altro quarto d'ora al committente (la BBC, obviously) ci sarebbe stato modo di narrare con la dovuta calma gli accadimenti.
Che poi sono questi. Clara (Jenna Coleman) sta per uscire con Danny (Samuel Anderson). Il Dottore però risponde ad una misteriosa chiamata al telefono della TARDIS (sono in pochissimi nell'universo ad avere il numero) dicendo a Clara che dopotutto non può succedere nulla di male. Detto, fatto. Si ritrovano entrambi con in mano quel simpatico vermotto il cui contatto causa una amnesia in una stanza della più sicura banca dell'universo.
In compagnia di un umano modificato con innesti informatici (Jonathan Bailey) e di una mutante (Pippa Bennett-Warner) che ha l'utile ma spiacevole dono di trasformarsi in una copia perfetta di ogni individuo che tocca, si trovano a dover compiere un furto su commissione di un misterioso Architetto, senza sapere nemmeno cosa stiano cercando.
Già, perché tra i sistemi di sicurezza della banca, gestita da una ben poco gentile Ms Delphox (Keeley Hawes), c'è anche un essere che percepisce i piani malevoli dei clienti, e li segnala alla direzione. Meno si sa, meno si rischia di essere intercettati.
Alla fine della lunga corsa si troverà un altro impossibile loop logico che rimanda all'inzio della storia. A parte questo, tutto andrà per il meglio. Anche per Clara che verrà riportata nella sua time-line in tempo per l'appuntamento con Danny.
Non l'ho mai seguito e tutte le vote che incontro una recensione su di una serie, mi pento amaramente di non seguirne quasi nessuna..
RispondiEliminaRiuscirò a finirne almeno una?
Bacionissimo amico caro!
Ma no, ma no, non hai niente di cui pentirti. Che ognuno scelga come vuole impiegare il suo tempo! Baci.
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