Romanzo di una strage

Approfittando del nulla estivo, l'ultimo bel lavoro di Marco Tullio Giordana (co-scritto e diretto) è ritornato in sala, riuscendo anche a rientrare nella top 20, anche se a fatica, e comunque con un incasso minimo. Non che la distribuzione sia particolarmente capillare, anzi. Fortuna che il DVD è già in distribuzione, e così ho potuto vedermelo anch'io, anche se non sul grande schermo.

La strage del titolo è quella milanese di Piazza Fontana, e si segue la prospettiva di Luigi Calabresi (Valerio Mastandrea) che segue le indagini che lo portano al confronto con Giuseppe Pinelli (Pierfrancesco Favino - ottimo), entrambi faranno una brutta fine. Come del resto molti altri, in genere persone che non c'entravano niente.

La vicenda è intricatissima, e forse riuscirà incomprensibile ai non italiani, e a chi non sappia molto dei fatti di quegli anni. Meglio dunque arrivare preparati alla visione, leggendosi semmai qualcosina in proposito.

È bello vedere di tanto in tanto un film italiano girato con cura, con un cast che recita come in realtà sanno fare in molti tra i nostri attori, solo che pare che non venga richiesto. In particolare Fabrizio Gifuni, nei panni di Aldo Moro, ha fatto un ottimo lavoro, ma vale la pena di citare almeno anche Luigi Lo Cascio, Omero Antonutti, Michela Cescon e Laura Chiatti.

Girato quasi più in tonalità di grigio che a colori (molto spenti, rendendo bene lo spirito del tempo) e con una colonna sonora quasi solo accennata, che si guadagna spazio solo in occasione dei funerali in Duomo per le vittime della strage, con il Lacrimosa dalla messa da Requiem K.626 di Mozart.

3 commenti:

  1. Non l'ho visto!

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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  2. Ne dovrebbero fare molti di più di film così.

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    1. Mi pare che negli ultimi anni il cinema italiano "serio" stia rialzando la testa, e offra qualche lavoro molto interessante. Credo che una migliore distribuzione internazionale aiuterebbe ad aumentare i fondi disponibili.

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