Documentario che, oltre a seguire la narrazione degli eventi come riportata dai protagonisti, ricostruisce anche gli stessi per mezzo di una efficace drammatizzazione. Ottima la regia di Bart Layton.
Nicholas, poco più che un bambino, scompare in Texas sul finire degli anni ottanta. Alcuni anni dopo la famiglia riceve una telefonata dalle autorità per avvertirli che è stato ritrovato in Spagna, ove si trova in stato di schock. Ci viene detto subito che non si tratta del vero Nick, si tratta invece di un francese, Frédéric Bourdin (che ci dà la sua versione dei fatti, mentre Adam O'Brian lo interpreta nella ricostruzione), che ha detto questa scemenza trascinato dagli eventi. Lui sarebbe stato felice se lo avessero lasciato in una casa di accoglienza per minori abbandonati (in realtà era già maggiorenne da un pezzo all'epoca, ma per motivi piuttosto dolorosi non accetta la cosa e vorrebbe avere la possibilità di vivere una nuova infanzia), ma le autorità hanno insisito a tal punto perché lui desse i proprio dati che se li è inventati così.
Con sua grande sopresa (e anche nostra) ci cascano tutti. Nonostante la differenza di età, colore di capelli e occhi, accento, e tutto quanto, gli viene rilasciato in un battibaleno un passaporto americano e viene "rimpatriato" dalla sua famiglia, che pure lo accolgono accettando senza nessuna perplessità gli incredibili cambiamenti di Nicholas.
Sembra che tutto vada per il meglio a Frédéric. Il suo sogno sembra realizzarsi ma la sua tendenza a mentire spudoratamente e di essere al centro dell'attenzione non si è placata, e la sua storia interessa i media americani. E questo porta alla sua rovina. O alla sua salvezza. Già, perché la famiglia che si è trovato sembra che nasconda qualcosa di mostruoso, molto più della sua tendenza ad inventarsi realtà alternative. Si farà un po' di galera, e verrà espulso dagli USA. E forse dovrà ringraziare il cielo per essersela cavata così bene.
Curiosa la figura dell'investigatore privato che, abbastanza casualmente, risolverà almeno parte dell'intricata matassa. Un misto di fiuto e imbecillità da lasciar basiti.
Me ne stanno parlando in molti!
RispondiEliminaCredo che lo recupererò al più presto...
Secondo me ne vale la pena.
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