Seconda fase dello spiegone. Nella precedente coppia di puntate ci hanno fatto capire che il giorno del miracolo aveva avuto una incubazione di decenni, nata dalla scoperta dell'immortalità di Jack Harkness (John Barrowman) da parte di tre loschi figuri. Costoro hanno immaginato che all'origine del (questionabile) dono del Capitano ci fosse il suo stesso sangue - nonostante che a Jack tutto ciò sembri impossibile. Si sono impossessati di una certa quantità del prezioso liquido e si sono chiesti come utilizzarlo.
In loro aiuto viene una bizzarra struttura geografica senziente che attraversa il mondo ed è (chissà come) in relazione con l'umanità. Buttando sangue harkenssiano agli estremi della Benedizione (così viene chiamato questo personaggio) si ottiene l'effetto che abbiamo visto all'inizio di stagione. Perché mai, e come abbiano fatto quei geni de "le famiglie" (così si fa chiamare questa organizzazione quasi-mafiosa) ad immaginarselo è un particolare che non mi riesco a spiegare.
Però abbiamo un'idea di come Torchwood possa tentare di ostacolare il diabolico piano.
9) The gathering - Il raduno
Dalla puntata precedente a questa passano un paio di mesi. Avevamo lasciato Jack più morto che vivo, ora è convalescente, tutto sommato in buona forma. Lui ed Esther (Alexa Havins) sono in Scozia, in attesa di tempi migliori. Gwen (Eve Myles) sta a Cardiff con la famiglia, quando si trova davanti Oswald (Bill Pullman) che nel frattempo ha scoperto qualcosa di interessante sui suoi ex datori di lavoro. Mettendo assieme vari pezzi del puzzle, Torchwood e accoliti capiscono che devono andare a Buenos Aires e a Shanghai per chiudere la partita. Rex (Mekhi Phifer) fa la sua parte per conto della CIA.
10) The blood line - La fine del miracolo
Gran spargimento di sangue, in vari sensi, ma alla fine Torchwood ha la meglio su Le famiglie. Almeno per il momento. Come bonus Rex sembra aver assorbito almeno parte del dono proprio di Jack.
Nessun commento:
Posta un commento