I nodi della stagione vengono al pettine, nella veste di una puntata-spiegone che introduce una serie di nuovi personaggi che ci sono stati tenuti nascosti per la precedente mezza dozzina di episodi, e nella successiva che introduce un elemento di tecnologia aliena che, novello deus ex machina, ha lo scopo di risolvere i problemi di sceneggiatura altrimenti non risolvibili.
7) Immortal sins - Peccati immortali
Le mie perplessità iniziali sul bavaglio messo alla sessualità dei personaggi, ed in particolare a quella vulcanica del Capitano Jack Harkness (John Barrowman) trovano qui una decisa confutazione. Neanche l'episodio 3 scherzava niente, ma qui c'è di che oltraggiare ogni spettatore sessuofobo, in particolare nella versione omofoba. Del resto anch'io, che non cado nelle succitate categorie, ho trovato eccessivo lo spazio dedicato ai ruzzolamenti del Capitano.
Con un gigantesco salto indietro si accenna ad una missione Torchwood tenuta nel 1927 dal Capitano, che arriva a New York passando da Roma (chissà perché) via nave, sbarca ad Ellis Island e si fa tutta la trafila di ammissione assieme ad una schiera di italiani. Tra questi spicca Angelo Colasanto (Daniele Favilli) nu bellu guaglione uso all'italica arte di arrangiarsi che incongruamente parla un ottimo inglese (che gli sarebbe stato insegnato da un docente illuminato). I due fanno comunella, diventano amanti, e finiscono per lavorare assieme al caso torchwoodiano. Il povero Angelo, però, già in difficoltà nell'accettare una relazione omosessuale a lungo termine (in qualche modo si era trovato una giustificazione a quelle estemporanee) perde il lume della ragione quando scopre che Jack ha la capacità di tornare in vita.
Se ne pente, ma ormai Jack è finito nelle mani di una piccola folla di italoamericani che non sanno bene se accusare Jack di essere il demonio o un bizzarro miracolo divino. Nel dubbio lo ammazzano ripetutamente e raccolgono il suo sangue sperando che abbia effetti taumaturgici.
Tre oscuri personaggi sono interessati alla vicenda, e sembra che pensino ad un modo per usare la particolarità di Jack ai loro fini.
Angelo aiuta Jack a scappare, Jack abbandona Angelo e pare si sia disinteressato dell'intera faccenda. Fino al momento corrente.
Nel presente dell'azione, una ricattata Gwen (Eve Myles) rapisce Jack e lo porta ad un incontro con una misteriosa tizia, Olivia (Nana Visitor). I due membri americani di Torchwood, Rex (Mekhi Phifer) ed Esther (Alexa Havins) scoprono l'inghippo e rovesciano il tavolo. Olivia che poi è la nipote di Angelo, invita tutti quanti ad andare comunque con lei da suo nonno.
Mi pare che Olivia si sia mossa in modo insensato. Sapeva già che Jack avrebbe accettato di andare spontaneamente da suo nonno, bastava invitarlo direttamente. E non è l'unica debolezza della sceneggiatura in questa confusa parte.
8) End of the road - Amore eterno
Angelo è vecchissimo e in coma. In pratica tenuto in vita dal desiderio di incontrare nuovamente Jack, che aveva continuato ad amare per tutta la sua vita, seguendolo a distanza, senza avere mai il coraggio di contattarlo. Jack gli dà un bacio e lui, inspiegabilmente muore. Nel frattempo nella casa di Angelo è piombata anche la CIA, e Torchwood viene reclutata a forza per spiegare l'impiccio. Gwen non ci sta, e viene rispedita in Europa. Jack sta al gioco dei suoi compatrioti, ma solo per aver modo di studiare un bizzarro manufatto alieno che era occultato sotto il letto di Angelo. Poi macchina con Rex ed Esther per scappare, la fuga riesce ma Jack viene ferito ed Esther, che guida l'auto, non sa più che pesci pigliare.
Le tue recensioni sono così intriganti caro il mio Balbla che è impossibile non esserne incuriositi.
RispondiEliminaE in queste solite notti bianche cercherò quello che hai postato lieta di seguire i tuoi consigli..
Un bacio speciale!
Io invece seguo i tuoi sempre interessanti consigli musicali :-)
EliminaUn caro abbraccio.