Torchwood: Miracle day (1 e 2)

L'eccellente stagione precedente di Torchwood, I figli della Terra, si è rivelata catastrofica per l'Istituto. Ridotta in briciole la sede, messi fuori combattimento gli ultimi due superstiti, il Capitano Jack Harkness (John Barrowman) per una serie di giganteschi sensi di colpa, Gwen (Eve Myles) che, incinta, ha il suo daffare a rendersi invisibile ai numerosi nemici che il team s'è fatto nel tempo.

Un paio d'anni dopo, ci pensano gli americani a richiamare in azione quel che resta della squadra per una quarta stagione. Sia nella storia che nella produzione, nel senso che Starz, network americano, ci ha messo soldi in cambio dell'adattamento della sceneggiatura e del cast ai gusti del suo pubblico.

Le prime due puntate non mi hanno entusiasmato. Si è sacrificata buona parte della specificità europea (OK, inglese. Anzi, gallese), appiattendo il look and feel al mainstream americano. Si è sacrificata anche la sessualità sbarazzina, e a volte anche imbarazzante, che probabilmente è stata considerata eccessiva per quei bacchettoni degli spettatori d'oltreoceano, rimpiazzandola con una maggiore violenza con sparatorie e ammazzamenti più truculenti. A farne le spese è in particolare il personaggio di Gwen, che a tratti diventa una specie di Lara Croft.

1) The new world - Il nuovo mondo

Negli USA, Oswald (Bill Pullman), assassino pedofilo, subisce una pena di morte via iniezione letale, però non muore. Rex (Mekhi Phifer), agente CIA, sta parlando al telefono di Torchwood con Esther (Alexa Havins), una collega, quando viene coinvolto in un mortale incidente stradale, però non muore. E così via. Una bizzarra epidemia al contrario ha colpito la Terra, e nessuno muore più.

Inizialmente sembra una benedizione, ma rapidamente si capisce che è una dannazione che non si sa bene come gestire.

Nel marasma appare il Capitano, che tenta di nascondere le tracce di Torchwood che una forza sconosciuta sta invece cercando di fare emergere.

D'altro canto, il mezzo morto Rex decide che Torchwood è la chiave per risolvere il mistero della sconfitta della morte, e vola in Galles alla ricerca di Gwen. Due piccioni con una fava, trova anche il Capitano e, in barba a ogni legge, li arresta per un espatrio forzato negli USA.

2) Rendition - Esecuzione

In realtà il titolo originale, rendition, è proprio il termine specifico creato dagli americani per indicare quella procedura (il)legale che consiste nell'acchiappare qualcuno fuori dai loro confini, trasportarlo forzatamente in un loro territorio dove hanno la possibilità di effettuare un arresto vero e proprio.

Motivo del titolo è che la trama principale dell'episodio segue il viaggio di Jack e Gwen, scortati da Rex e Lyn (Dichen Lachman), una sua letale collega, dal Galles negli USA. Jack, diventato misteriosamente l'unico mortale sul pianeta Terra, rischia, per l'appunto, di morire avvelenato, e solo una complicata (e abbastanza buffa) ricerca per un antidoto lo può salvare.

In parallelo, seguiamo anche le vicenda di personaggi minori, tra cui Oswald, che teoricamente è una persona molto brutta ma che, confrontato con il sistema mediatico americano, finisce per essere rivalutato, e Esther, che capisce che i suoi stessi colleghi stanno lavorando per far sparire definitivamente Torchwood e tutti quelli che hanno qualcosa a che fare con l'Istituto, lei compresa.

Nessun commento:

Posta un commento