Una notte in giallo

Ho visto il film sulla fiducia per Elizabeth Banks, e non me ne sono pentito. Si tratta di una commedia che parte su toni romantici ma si sviluppa come una corsa contro il tempo, un po' come Cellular. Scopo principale del racconto è far ridere lo spettatore e direi che è raggiunto, almeno per buona parte del tempo. E' vero che ci sono alcune fasi in cui l'azione latita ma, pensavo, sarà colpa dell'inesperienza dello sceneggiatore/regista Steven Brill, che avrei detto abbia bisogno di mettere a punto le sue doti comiche. Ammetto la mia sorpresa quando ho scoperto che Brill non è certo un giovincello (è del '62) ed è nel business da un ventennio. Ohibò.

La storia è tutta centrata su Meghan (la Banks) una anchor di un notiziario del pomeriggio per una televisione losangilina (vedasi Anchorman per dettagli) che spera di fare il gran salto verso uno dei maggiori network. Il giorno che deve avere la risposta le sue due più care amiche le preparano una serata di festeggiamenti in un bar-discoteca locale. C'è però uno di quegli uno-due che il destino ogni tanto riserva a noi poveri mortali, e Meghan, a distanza di poche ore, viene mollata dal fidanzato e rifiutata dal network.

Le amiche la convincono lo stesso ad uscire, le appioppano un appariscente e conturbante vestito giallo (che lei, donna in carriera che segue il sogno di rispettabilità dei network americani non si sognerebbe nemmeno di avere in guardaroba), e si danno al divertimento. Grazie anche ad una abbondante dose di alcolici la nostra eroina finirà la serata a casa di Gordon (James Marsden).

Svegliatasi nel primissimo mattino, Meghan scopre che in network ha cambiato idea, e che lei andare al più presto in sede per far vedere agli emissari della rete come lavora. Una serie di circostanze fa sì che si trovi senza soldi, telefono, auto, documenti, in un quartiere pessimo di Los Angeles ad un ora decisamente inattendibile.

A proposito, il titolo originale, Walk of shame, si riferisce per l'appunto a quando qualcuno è in giro di mattina vestito da sera, lasciando intendere che ha passato la notte con una conoscenza occasionale, non avendo modo di vestirsi adeguatamente.

L'episodio che mi ha divertito di più è l'incontro di Meghan con un piccola banda di spacciatori di droga, dei tipacci, ovviamente, ma che sono gli unici a trattarla decentemente, sia pure a modo loro.

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