Il riccio

Film francese (Le hérisson in originale) basato sul romanzo di grande e inaspettato successo di Muriel Barbery "L'eleganza del riccio". Pare che il titolo del film differisca da quello del libro a causa di incomprensioni nate tra autrice del testo letterario e Mona Achache, regista della pellicola. Non ho letto libro, e quindi non ci metto becco. Noto solo che il film ha avuto un riscontro meno positivo.

Cast di ignoti, almeno a noi italiani che di cinema francese conosciamo mediamente poco. E in effetti l'unico personaggio che mi ha ricordato qualcosa è quello del giapponese, Togo Igawa, che ha avuto una particina in Memorie di una geisha - il mediatore che tratta la vendita della protagonista.

Lo svolgimento del racconto avviene con una lentezza quasi eccessiva, soprattutto nella prima parte, ma la storia regge e alla fine si riesce a dire che abbia un suo perché. Viene narrata dal punto di vista di una ragazzina inquieta che pianifica sin dall'inizio del film il suo suicidio, che dovrebbe cadere, in modo piuttosto melodrammatico, proprio il giorno del suo dodicesimo compleanno. Caso vuole che alcuni avvenimenti scatenati dalla morte di un vicino che libera l'appartamento per un nuovo occupante giapponese le faranno (probabilmente) cambiare idea.

Simpatiche le scene in cui la ragazzina disegna creando quasi cartoni animati.

Si parla di senso della vita, tra morti vere e presunte (il pesce rosso di famiglia ha una vicenda complicata ma a lieto fine), con una certa garbata leggerezza.

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