Nel suo genere non è male. Si tratta di un film della Marvel che, ormai da anni, ha scoperto quanto redditizio possa essere portare sullo schermo i personaggi dei suoi fumetti.
Io non ho mai frequentato molto i supereroi della Marvel, e non conoscevo Iron Man nemmeno di nome. Perciò niente confronto tra l'originale su carta e la versione con attori in carne e ossa.
Come ci si può aspettare dalle premesse, la caratterizzazione dei personaggi non brilla per profondità. In compenso la storia ha un buon ritmo e, pur essendo sempre in bilico tra l'assurdo e il ridicolo, regge bene.
A mio parere la parte peggiore del film è nel finale, con lo scontro tra Iron Man e il suo doppio cattivo. Mi ha ricordato da una parte i cartoni giapponesi tipo Goldrake, Jeeg e simili, dall'altra Godzilla. Noto che non deve aver impressionato neanche i responsabili commerciali, visto che la faccenda non viene nemmeno accennata nel trailer:
Invece m'è piaciuta la vena umoristica che pervade l'intero film. Tony Stark non si prende mai troppo sul serio, spesso fa scemenze e prende legnate spaventose senza che questo lo sconvolga più di tanto. Buona la recitazione di Robert Downey Jr., che riesce a dare una certa credibilità al suo carattere.
Poco da dire sulla regia, a mio avviso schiacciata dagli effetti speciali. Favreu o un altro poco sarebbe cambiato.
Sorprendente il casting dei comprimari, con Terrence Howard a fare nel ruolo dell'amico (poco sfruttato), Jeff Bridges pelato e barbuto come arcicattivo doppiogiochista (poco credibile - mi aspettavo che da un momento all'altro dicesse "Ehi, dude, prenditela comoda" e tirasse fuori uno spino) e Gwyneth Paltrow come la segretaria tuttofare.
La storia, in sé, è un dettaglio abbastanza secondario. Tony Stark è bello, ricco, fascinoso, palestrato, intelligente, ha successo con le donne, gli piace la bella vita, è comproprietario di una azienda di armamenti e gli piace pure il suo lavoro. I genitori non ci sono più, vive in una fantastica villa e fa quello che gli pare.
Quadro idilliaco ma alquanto noioso. Per fortuna gli capita una sorta di incidente (di cui capiremo meglio alla fine del film la natura) e in seguito a ciò gli viene il dubbio che produrre armi non sia la cosa più astuta da fare. Un po' per forza, un po' perché è fatto così, concepisce una bizzarra armatura corazzata con incluso motore a razzo che, commercializzata, potrebbe cambiare il mercato degli armamenti. Ma decide di tenersela e di diventare un peculiare supereroe: Iron Man, per l'appunto.
Per far questo dovrà in un qualche modo crescere, e dal bambinone che era prima passare ad uno stadio adulto. Perciò dovrà rescindere il legame con la memoria del padre e iniziare a pensare di smetterla di fare il playboy e mettersi con una sola donna.
Colonna sonora quasi metallara e molti soldi spesi in effetti speciali, esplosioni e quant'altro possa sovraccaricare vista e udito completano in quadro.
In un modo o nell'altro, è stato un successo planetario, per mojo è all'ottavo posto per gli incassi del 2008, addirittura al secondo negli USA. Anche la critica è stata tutto sommato gentile con questo film. I premi sono stati un po' scarsi, ma è riuscito a guadagnarsi un paio di nomination agli oscar.
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