Si tratta fondamentalmente di una commedia che sarebbe forse catalogabile come chick-flick, se non fosse per il fatto che la regia e la sceneggiatura sono di Kevin Smith. Proprio quel Kevin Smith che è più noto per film come Clerks (di cui Clerks 2 è un buon seguito) e Dogma.
Dunque, pur essendo essendo una storia piuttosto classica, ci si può aspettare che venga interpretata in un modo abbastanza non convenzionale. E direi che le aspettative non restano deluse.
Il trailer dà un'idea abbastanza ragionevole del film:
Uno dei temi trattati è il contrasto tra New York, la grande città, e il New Jersey, la provincia. Un po' come Il ragazzo di campagna interpretato da Renato Pozzetto nel 1984, a ben vedere. Anche se qui si usano registri diversi.
Il cast rispecchia appieno l'ambientazione. Ben Affleck è il protagonista. Un PR musicale al top della carriera che, trovatosi in una situazione oggettivamente difficile, sbarella e si brucia ogni possibilità (gli dicono che avrebbero più probabilità di trovar lavoro quelli che hanno curato l'immagine di Adolf Hitler). Jennifer Lopez è la moglie (una particina, in realtà, sparisce di scena quasi subito). Jason Biggs (noto per la saga dell'American Pie) è il collega (anche questa una parte minore). George Carlin, a noi praticamente sconosciuto ma negli US piuttosto noto come comico radiofonico-televisivo, è il padre che vive in un paesino nel New Jersey e che fa lega con un paio di colleghi, tra cui Mike Starr, un comprimario a cui spesso sono assegnate parti da mafioso italoamericano, con un lungo curriculum (tra cui: Scemo e + scemo, Ed Wood, Goodfellas, Crocevia della morte). Liv Tyler (era Arven nel Signore degli anelli) è una tipa un po' svitata con cui (forse) l'ex PR raggiungerà un nuovo equilibrio.
Inoltre ci sono un paio di cameo di tutto rispetto: Matt Damon nella parte di un PR che si fa beffe di Affleck, e Will Smith nella parte di sé stesso.
I fatti stanno più o meno così:
Affleck conosce JLo, entrambi newyorkesi in carriera, passione furibonda. La porta nel New Jersey e le presenta il padre, che di mestiere fa l'operaio comunale. Decidono di sposarsi e, contemporaneamente, concepiscono la Jersey Girl del titolo. Fino a qui tutto bene, piccoli screzi tra i futuri genitori per i soliti motivi, lei sconvolta da come il pancione impatta sulla sua vita sociale, lui che non riesce a calibrare bene il suo ruolo di futuro padre con il lavoro. Il fatto è che la nascita della bambina coincide con la morte della madre.
Affleck si butta sul lavoro ma la cosa ha effetti disastrosi sia sulla famiglia, trascura completamente la figlia, sia sul lavoro, che affronta in maniera troppo aggressiva. In seguito ad un ritardo di Will Smith ad un evento organizzato da Affleck, questi si trova a dover affrontare una platea di giornalisti furibondi, e risponde in modo così rude da perdere il lavoro e ogni possibilità di restare nel giro.
Torna allora al paese, si dedica alla figlia e si mette a lavorare con il padre.
Sei anni dopo lo ritroviamo ancora nella stessa situazione. Va ad un colloquio solo per scoprire che i due che l'hanno convocato volevano scoprire se lui era davvero quello che sei anni prima aveva fatto quel macello. Tutto questo era il prologo, la storia vera e propria parte adesso. Lui vorrebbe ancora tornare a NY, alla sua vecchia vita, ma la figlia non sente nessuna attrazione per la città, e vorrebbe stare nel suo paesino nel NJ. E Affleck alla fine dovrà decidere se puntare sulla sua carriera, e presumibilmente trascurare la figlia e un possibile nuovo amore, o meno. Sarà una chiacchierara con Will Smith a fargli prendere la decisione.
Non mi non sembra che sia stato un gran successo. Forse il pubblico è rimasto sorpreso dal tipo di film (siamo nell'area della commedia romantica per famiglie) quando il regista lascia prevedere ben altre cose. Peccato, perché non è malaccio.
Altre informazioni sul sito ufficiale del film, in inglese.
Nessun commento:
Posta un commento